Questo articolo presenta un caso clinico di aumento della DVO a carico dell’inferiore, con rivisitazione estetica di entrambi i gruppi frontali. L’approccio proposto vuole essere rispettoso in termini di mininvasività, con una riabilitazione interamente no-prep. Considerazioni cliniche: la paziente si è presentata alla nostra attenzione con la richiesta di un miglioramento estetico, sottolineando il desiderio di chiusura dei diastemi e l’allungamento degli incisivi usurati. Nella richiesta della paziente c’era, inoltre, l’idea di coinvolgere nella riabilitazione meno denti possibile. La scelta per il piano di riabilitazione è ricaduta sul disilicato di litio che riteniamo per tali tipologie di intervento, si possa classificare ancora come gold-standard. Tale procedura ha, dunque, previsto due cerature con DVO aumentata e poi registrata in bocca e trasferita al laboratorio, come segue: 1) con preparazione dei frontali superiori per corone e con correzioni dirette dei margini incisivi inferiori, con aumento della DVO; 2) ceratura per faccette gruppo frontale superiore e inferiore che siano realizzabili con tecnica NO PREP, sempre con DVO aumentata. Entrambe le cerature con prova mock-up debbono, naturalmente (dopo test paziente), fornire un risultato estetico e funzionale corretto e accettato dal paziente. Conclusioni: nelle riabilitazioni che prevedono rialzi di DVO e ripristino nella parte estetica, noi tendiamo a scegliere ancora oggi quasi sempre il disilicato di litio. Tale materiale, oltre ad un indubbio vantaggio nell’adesione, offre un grado di accettazione da parte del paziente molto alto dal punto di vista estetico. Ciò non di meno, siamo consapevoli del fatto che la zirconia sempre più inizi a giocare un ruolo rilevante anche in questo tipo di riabilitazioni.
Parole chiave: Riabilitazione indiretta, aumento della DVO, no-prep veneer